IL PASSATORE

Stefano Pelloni naque nel 1824 in un paesino a pochi chilometri da Ravenna, nella bassa romagnola. Ultimo di 10 figli, fu condannato a quattro anni di lavori forzati a causa del furto di due fucili da caccia. Durante un trasferimento ad altro carcere, il Pelloni riusci a fuggire e si dette alla macchia.Entrato a far parte di un gruppo di briganti, ne divenne presto il capo e la banda, cresciuta di numero, operò per circa tre anni macchiandosi di crimini orrendi. Il Pelloni fu denominato "Il Passatore", in riferimento al mestiere del padre che faceva il barcaiolo sul fiume. Coperto da una vasta rete di informatori e protettori, grazie soprattutto alle ricompense che elargiva ai più poveri per ringraziare degli appoggi (guadagnandosi la fama di una specie di Robin Hood romagnolo), riuscì a tenere in scacco la Gendarmeria Pontificia sino al 1851 quando, individuato in un capanno di caccia, rimase ucciso nello scontro a fuoco che ne seguì.