DARK MOON

In una fredda notte d'inverno il vento scuote insistentemente le fronde degli alberi e le nuvole oscurano il profilo della luna. Mille pensieri affollano la mente di un bambino prima di prendere sonno. Il buio trasforma la cameretta in un luogo diverso, potenzialmente pericoloso, che nasconde insidie in ogni suo angolo. Ogni minimo rumore richiama l'attenzione del bimbo e lo turba. La paura di ciò che non riesce a vedere rende sinistra ogni ombra, anche quella degli oggetti più innocui. Una crescente inquietudine lo fa rimanere immobile nel suo lettino, col viso nascosto sotto le coperte. Prova a scacciare i timori pensando ai bei momenti vissuti nel corso della giornata ma, non appena sembra esserci riuscito, basta un brusio a farlo ricadere nello stato precedente. Riuscirà ad addormentarsi? Per scrivere questo brano l'autore ha utilizzato il tema della canzone popolare francese ''Au Clair de la Lune'', distorcendolo in un ambito esatonale e inserendolo in un contesto armonico a tratti grottesco, a tratti quasi onirico. La ritmica martellante delle percussioni, i clusters, gli effetti vocali vogliono rappresentare lo sgomento che sembra prendere il sopravvento nella mente del bambino. Il tema originale, cantabile e nettamente contrastante, che appare più volte all'interno del brano, simboleggia invece la ricerca della serenità. Dark Moon è una girandola di stati d'animo, ma non solo. È anche una ninna nanna sui generis suggerita dalle piccole paure, a volte ingiustificate, che tutti, nel tempo, hanno provato. Paure che vengono esorcizzate e sopite se ci si abbandona al rassicurante abbraccio del sonno.