ICELANDIC WATERFALLS, Symphony Nr. 1
Primo Movimento. (Largo, misterioso – Con moto – Maestoso, pesante – Vivo) Goðafoss (la cascata degli dei), situata nel nord dell’isola, all’inizio della strada Sprengisandur, è una delle cascate più note e spettacolari. Il nome è legato ad una leggenda che narra di quando, nelle sue acque, furono gettate le statue degli dèi nordici. Il tema principale del movimento è tratto dal frammento iniziale della canzone folkloristica islandese Á Sprengisandi, (il cui testo parla appunto della Spregisandur, una strada attorno alla quale si raccontavano storie di fantasmi e criminali spesso legate a superstizioni). L’intero movimento è stato interamente elaborato su tale materiale musicale. In esso, oltre le storie legate alle leggende, vengono rappresentate le suggestioni dei riflessi, degli zampilli e degli schizzi d’acqua della cascata.
Secondo Movimento. (Largo) Fjallfoss, Dynjandi (la cascata di montagna), si compone di sette salti per un’altezza totale di 100 metri. La sua particolarità sta nel fatto che essa scende dalla vetta della montagna aprendosi pian piano come un ventaglio. Il compositore ha cercato di riprodurre tale particolarità tramite un movimento lento ed etereo in cui le tensioni armoniche, aprendosi pian piano lungo tutto il movimento, sfociano in accordi pieni, si sovrappongono e si distendono appunto come un ventaglio.
Terzo Movimento. Scherzo (Allegretto) Skógafoss, (la cascata della Foresta) è situata nel sud dell’isola presso la località di Skógar. Spettacolare ed affascinante per il suo grande salto, le viene attribuito, secondo una leggenda, un potere magico. La magia e le creature del bosco, come i folletti e i trolls hanno ispirato l’immaginazione dell’autore che ha composto uno Scherzo fugato, quasi grottesco, sulla melodia folkloristica del canone islandese Sà eg Spoa.
Quarto Movimento. (Largo – Presto, impetuoso – Largo, Grandioso - Presto, impetuoso) Dettifoss (la Grande Cascata) è la maggiore cascata islandese e d’ Europa. Alta 44 metri e larga 100, ha una portata d’acqua impressionante che si getta fragorosamente giù per il canyon. Un boato come in lontananza apre il movimento che lentamente si espande, arrivando, con un potente accordo, a rappresentare la meraviglia dello spettatore dinnanzi a tale grandiosità. Subito dopo ha inizio un episodio rapido ed impetuoso che vuole descrivere la potenza delle acque che con estrema forza cadono nella gola scavandone la roccia.