MILIAR
Il brano racconta il periodo del COVID-19. “Lockdown” evoca l’isolamento e la speranza di tempi migliori. “Resilience” celebra la forza dei musicisti nel superare in maniera positiva le difficoltà. Il finale “Milestone” onora le bande musicali come pilastri delle comunità.
Descrizione
La pandemia di COVID-19, oltre ad aver causato un’emergenza sanitaria in tutto il pianeta, ha avuto un impatto sociale destabilizzante, anche nei Paesi economicamente più avanzati. A farne le spese il mondo del lavoro, dell’istruzione, dello sport e della cultura. L’associazionismo in Italia è entrato in una crisi senza precedenti, che non ha risparmiato neppure l’ambiente delle bande musicali, per tanto tempo costrette a sospendere tutte le attività.
Tuttavia, quando il peggio è passato, molti sodalizi si sono rimboccati le maniche e hanno provato a ricostruire quanto di bello avevano fatto in precedenza, recuperando il tempo perduto e proiettandosi propositivamente verso il futuro.
MILIAR descrive in musica uno dei periodi più critici e drammatici degli ultimi decenni. Lo fa senza enfasi, utilizzando, per contrasto, un linguaggio leggero e dinamico, quasi a voler esorcizzare gli ostacoli che si sono dovuti superare in quella difficile situazione.
Il brano è suddiviso in due sezioni principali, che si susseguono senza soluzione di continuità.
La prima sezione, “Lockdown”, evoca i mesi di isolamento e i successivi periodi in cui le misure di contenimento del virus non hanno permesso alle bande di provare con la consueta regolarità. Dalle note di questa sezione emerge un episodio, “Fanfare of Hope”, che simboleggia la fiducia, se non quasi la certezza, che sarebbero arrivati tempi migliori; speranza che non si è mai spenta, neanche nei momenti più bui.
La seconda sezione, “Resilience”, rappresenta la reazione dei musicisti amatoriali che, nonostante le difficoltà, sono riusciti, contro ogni previsione, a superare in maniera positiva e costruttiva un periodo storico difficile e controverso.
Il finale, “Milestone”, è una sorta di celebrazione delle bande musicali che in alcuni contesti, specie nelle comunità più piccole, si sono rivelate delle vere e proprie “pietre miliari”: punti fermi di riferimento a cui la cittadinanza si è ancorata per risorgere dalle ceneri e per progettare un luminoso domani.
Tuttavia, quando il peggio è passato, molti sodalizi si sono rimboccati le maniche e hanno provato a ricostruire quanto di bello avevano fatto in precedenza, recuperando il tempo perduto e proiettandosi propositivamente verso il futuro.
MILIAR descrive in musica uno dei periodi più critici e drammatici degli ultimi decenni. Lo fa senza enfasi, utilizzando, per contrasto, un linguaggio leggero e dinamico, quasi a voler esorcizzare gli ostacoli che si sono dovuti superare in quella difficile situazione.
Il brano è suddiviso in due sezioni principali, che si susseguono senza soluzione di continuità.
La prima sezione, “Lockdown”, evoca i mesi di isolamento e i successivi periodi in cui le misure di contenimento del virus non hanno permesso alle bande di provare con la consueta regolarità. Dalle note di questa sezione emerge un episodio, “Fanfare of Hope”, che simboleggia la fiducia, se non quasi la certezza, che sarebbero arrivati tempi migliori; speranza che non si è mai spenta, neanche nei momenti più bui.
La seconda sezione, “Resilience”, rappresenta la reazione dei musicisti amatoriali che, nonostante le difficoltà, sono riusciti, contro ogni previsione, a superare in maniera positiva e costruttiva un periodo storico difficile e controverso.
Il finale, “Milestone”, è una sorta di celebrazione delle bande musicali che in alcuni contesti, specie nelle comunità più piccole, si sono rivelate delle vere e proprie “pietre miliari”: punti fermi di riferimento a cui la cittadinanza si è ancorata per risorgere dalle ceneri e per progettare un luminoso domani.
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