OYFN PRIPETSHIK
Oyfn Pripetshik è una celebre canzone yiddish composta da Mark Markovič Varšavskij nel 1848. Il titolo si riferisce alla tradizionale stufa in muratura, simbolo delle case popolari. La canzone racconta di una comunità ebraica riunita intorno al focolare, dove un maestro insegna ai bambini le lettere dell'antico alfabeto ebraico. Questo apprendimento è fondamentale per comprendere la Tōrāh e affrontare le difficoltà della vita, come povertà, esilio ed emigrazione.
Descrizione
Oyfn pripetshik (“Sul focolare”) è una delle canzoni yiddish più popolari e famose scritta da Mark Markovič Varšavskij compositore nato a Odessa nel 1848. Il termine pripetshik, infatti, è russo e sta ad indicare la tipica stufa in muratura, esistente fin dal XV secolo nelle case popolari. Il testo della canzone racconta la semplice storia di una comunità ebraica del tempo, che si riunisce intorno al focolare, dove un maestro insegna ai bambini le lettere dell’alfabeto. L’apprendimento delle lettere dell’antico alfabeto ebraico è fondamentale e rappresenta un legame con la storia, una storia spesso difficile, fatta di ghetti, di povertà ed emigrazione. Esso diviene quindi fondamentale per comprendere la Tōrāh e sarà un caposaldo utile a fronteggiare le difficoltà della vita.
Una significativa strofa del testo recita:
“Quando sarete cresciuti, bambini
Capirete di quante lacrime
Sono fatte queste lettere
E di quanto dolore. […]
E quando, bimbi,
sopporterete l’esilio e sarete sconfortati,
da queste lettere trarrete forza,
scrutate dentro di loro!”
L’arrangiamento di questa struggente e bellissima canzone, elaborato da Luciano Feliciani, è dedicato a tutte le vittime dell’umana follia.
Una significativa strofa del testo recita:
“Quando sarete cresciuti, bambini
Capirete di quante lacrime
Sono fatte queste lettere
E di quanto dolore. […]
E quando, bimbi,
sopporterete l’esilio e sarete sconfortati,
da queste lettere trarrete forza,
scrutate dentro di loro!”
L’arrangiamento di questa struggente e bellissima canzone, elaborato da Luciano Feliciani, è dedicato a tutte le vittime dell’umana follia.
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