NUCLEAR WARRIOR
Descrizione
Nuclear Warrior è una composizione che descrive un’apocalisse nucleare creata dall’uomo e che farà sprofondare il mondo nel baratro totale. È un brano di denuncia contro il nucleare e contro lo sviluppo, in particolare, delle armi nucleari: esse possono causare solo immani disastri (ricordiamo Hiroshima e Nagasaki). Nuclear Warrior (Guerriero nucleare) è il fulcro di tutta la composizione: il guerriero nucleare è la stessa bomba atomica e, anche se questa spunterà solo alla fine e per pochi secondi, è la causa estrema della distruzione della vita stessa. Il brano, nella sua macro forma, può essere diviso in sei parti, ognuna contraddistinta da una tematica e da un titolo. La prima parte si intitola “Ricordando il Disastro: Hiroshima e Nagasaki” ed il brano si apre col doloroso ricordo di queste città rase al suolo dalla bomba atomica. Si percepisce il dolore, unito al terrore, per un disastro di proporzioni inimmaginabili. Questa prima parte, che rievoca il dramma umano veramente accaduto ed introduce le altre che nascono invece dall’immaginazione del compositore e che vogliono descrivere ciò che una futura guerra nucleare potrebbe causare. “Una Nuova Era: la corsa all’armamento nucleare”: questo è il titolo della seconda parte del brano. Viene descritta la corsa all’armamento nucleare da parte di tutte le nazioni ed è, quindi, il preludio ad un conflitto globale. Il clima che si crea è pieno di tensione: si sentono inizialmente degli echi sempre uguali e persistenti che stanno a simboleggiare gli atomi che si intrecciano per la creazione delle armi atomiche. Questa parte, che è sempre in crescendo, con una tensione quasi angosciante sfocia verso la parte successiva: “La guerra atomica esplode!” . La guerra ha inizio. Una guerra così aggressiva, catastrofica e di una violenza così brutale da far temere l’annientamento globale. Improvvisamente tutto cessa e ci ritroviamo immersi in “Scenari di morte e distruzione”. Tutto è distrutto e devastato: dove c’era una città piena di vita adesso ci sono solo rovine, dove c’era una verde foresta ora c’è un deserto di cenere. In lontananza si sentono ancora delle urla e dei pianti: è la disperazione dei sopravvissuti (affidata ad un solo dell’oboe). È un canto triste e sottile, a bassa voce, come fosse quello delle anime di tutte le vittime che vagano sopra questo scenario di distruzione. Questo canto doloroso si sviluppa in un clima che diventa sempre più angosciante: movimenti sonori e turbolenti sembrano voler sfociare in una tempesta, invece ci troveremo in un cupo silenzio. Ma questo momento di tregua è presto terminato! Ecco “L’attacco Finale”, dove ancora gli eserciti creano morte e, al culmine di questo momento di terrore globale, arriva il “Guerriero Nucleare”. Questa parte della composizione è la più violenta e grottesca; dura pochi secondi e descrive lo scoppio di una bomba atomica così potente da devastare l’intero globo terrestre. Caos totale! Dopo, solo il silenzio, dal quale spunta in lontananza il suono del vibrafono, come un triste ricordo doloroso. Questa ultima parte è intitolata “Radiazioni”: le radiazioni rilasciate dall’ultima esplosione atomica e che si diffondono all’interno di tutto il globo terrestre come un tumore, abbracciandolo in una stretta mortale. Il mondo scompare, come risucchiato da un buco nero, e l’oscurità avvolge ogni cosa…
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