ABUTSU-BO
Il brano è ispirato ad Abutsu-bo, un samurai giapponese del sec. XIII.
Descrizione
Il brano è ispirato ad Abutsu-bo, un samurai giapponese del sec. XIII. Egli era un seguace della setta Nembutsu e viveva nell'Isola di Sado. A quei tempi Sado era uno dei luoghi più remoti del Giappone, dove venivano esiliati personaggi scomodi, oppositori politici e prigionieri. Nell'ottobre del 1271 anche il monaco buddista Nichiren Daishonin fu esiliato sull'isola. Abutsu-bo si recò a Tsukahara per affrontare il Daishonin in dibattito, ma finì per convertirsi ai suoi insegnamenti e ne divenne un fedele sostenitore, portandogli cibo e altri generi di conforto per tutta la durata del suo esilio sull'isola. Quando poi il Daishonin si ritirò sul monte Minobu, Abutsu-bo gli fece visita almeno tre volte, affrontando il lungo e difficile viaggio nonostante la sua avanzata età. A Myosenji, nell'Isola di Sado, si trova un tempio dedicato ad Abutsu-bo. Il brano è costruito su un inciso di due misure formato da tre semiminime, due crome e due minime. Questa cellula melodica viene riproposta varie volte e in diverse forme durante le sezioni del brano, prima lentamente e solenne ("Molto moderato" iniziale), poi più veloce e ritmata ("Allegro"), per aumentazione ("a tempo" – misura 86), in forma fugata ("Poco più lento" - misura 135). Altri elementi ritmico/melodici fanno da contrasto e si fondono col tema principale, come ad esempio l'elemento ritmico introdotto dai legni a misura 42 che diventerà poi il ritmo pulsante del "Tempo allegro" finale in contrappunto con la melodia principale.
recensioni
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