CORYLUS

CORYLUS è un termine latino che significa “Nocciolo”. Pare che proprio da qui derivi il toponimo di “Colloredo di Prato”, piccolo paese alle porte di Udine, nella pianura friulana. Il territorio in cui sorge, era originariamente dominato da zone selvagge destinate ad un uso prativo e pascolativo, con qualche piccola oasi per gli abitanti locali. Una delle piante autoctone più diffuse era proprio il nocciolo, in latino “corylus avellana”. È da qui che prese il nome l'insediamento di “Coryleto” (letteralmente “noccioleto”) sorto a partire dall'anno 1000, quando il Patriarca di Aquileia diede un forte impulso alla riedificazione di tutti i villaggi della pianura friulana distrutti per secoli dalle invasioni barbariche. Con il tempo, il nome Coryleto si trasformò prima in Coloreto e successivamente in Coloredo, a causa della presenza Veneta che modificò la terminazione in -edo. Infine acquisì l'aggiunta “di Prato”, sempre per la conformazione naturale del paesaggio. Il brano si articola in tre movimenti stilisticamente contrastanti. Il primo breve movimento ha un carattere energico e scattante, dove tutte le sezioni della banda sono messe in evidenza da un'orchestrazione brillante. Il movimento centrale, espressivo e dolce, alterna due semplici temi trattati attraverso colori e procedimenti differenti. Il brano si chiude con una festosa danza ispirata alle strutture ritmiche, armoniche e melodiche della musica popolare sarda.