EXCELSIOR

Il "Ballo Excelsior" è un’azione coreografica in sei parti e undici quadri di Luigi Manzotti (Milano, 1835 – 1905), con le musiche scritte dal compositore piemontese Romualdo Marenco (Novi Ligure, 1841 – Milano, 1907). Il balletto rappresenta la titanica lotta sostenuta dal Progresso contro il Regresso, la vittoria finale della Civiltà sul Reazionarismo. Tutti i concetti sono personificati allegoricamente. Prima ballerina è la Civiltà, seguita dalla Luce, dall’Energia Elettrica e da altri personaggi, tra cui l’Oscurantismo. Partendo dall’epoca dell’Inquisizione di Spagna, l’autore traccia una storia dell’umanità fino al traforo del Cenisio, esaltando eventi come l’abolizione della schiavitù, rievocando personaggi (Volta, Papin, ecc.), celebrando le grandi opere e invenzioni dell’uomo (il battello a vapore, la pila, il telegrafo, la lampadina, il canale di Suez), sino all’apoteosi finale nel segno della fratellanza tra i popoli.
Da questo “Gran Ballo” Andrea Moncalvo ha scelto il brano più celebre, cioè il Galop che si trova nel secondo quadro dell’atto primo, e che vede come protagoniste la Luce e la Civiltà. L’arrangiamento, adatto anche a bande poco numerose e carenti soprattutto nelle sezioni dei corni e dei tromboni, è stato fatto basandosi sul manoscritto conservato presso la Biblioteca di Novi Ligure (Alessandria), paese natale di Marenco.