IL MAESTRO DI CAPPELLA
L'operina è unica nel suo genere in quanto, diversamente da tutti gli altri intermezzi settecenteschi, vi è la presenza di un solo cantante (basso - baritono).
Questo componimento è una parodia del maestro di cappella (il direttore d'orchestra settecentesco) ed è affine come tipologia a quei lavori che prendevano in giro l'ambiente teatrale, ai quali appartiene anche un altro lavoro scritto da Cimarosa nel 1786: L'impresario in angustie.
Trama:
Un maestro di cappella è intento a provare un'aria in "stil sublime" ma, quando l'orchestra inizia a suonare il brano l'effetto è catastrofico, dato che ogni strumentista entra al momento sbagliato durante l'esecuzione. Il maestro quindi inizia a canticchiare volta per volta la parte di ogni strumento,in modo tale da far capire ad ognuno di essi quando deve iniziare a suonare; alla fine riesce nell'intento di far eseguire l'aria correttamente a tutta l'orchestra.
Il testo è stato adattato in modo da fare riferimento agli strumenti della banda musicale, diventando così anche un brano utile e divertente per presentare al pubblico i vari strumenti che la compongono.