ARS NOVA SUITE
Ispirata all’Ars Nova, la suite intreccia tre brani di Jacopo da Bologna, Francesco Landini e Gherardello da Firenze, reinterpretati in chiave moderna. Le sonorità delle orchestre di fiati donano nuova vita alle armonie e ai ritmi del XIV secolo.
Compositore
Luciano Feliciani
Arrangiatore
-
difficoltà
3
durata
6'30
formazione
Concert Band
Editore
Scomegna Edizioni Musicali
formato
Partitura e parti A4+ (24 x 32 cm)
Codice Prodotto
ES B1778.19
Contiene
I. “I' Vo' bene a chi vol bene a me”, II. “Fenice fu' e vissi”, III. “Ecco la Primavera”
Descrizione
Con l’espressione Ars Nova si indica un periodo della storia della musica medievale compreso tra il 1300 e il 1400, caratterizzato da importanti innovazioni ritmico-musicali e stilistiche. I termini si possono far derivare dal trattato di Philippe de Vitry intitolato Ars Nova Musicae dal quale lo studioso Hugo Riemann mutuò l’espressione Ars Nova indicando con essa la produzione polifonica del XIV secolo contrapposta all’Ars Antiqua ovvero la polifonia musicale dei secoli XII e XIII. Questo stile fiorì in Francia e in Italia praticamente nello stesso periodo; in Italia si sviluppò principalmente nella seconda metà del Trecento presso le corti di Verona, Milano e Firenze. Le forme più utilizzate nell’Ars Nova italiana erano il “mottetto”, il “madrigale”, la “caccia” e la “ballata”, composte per ensemble di strumenti quali l’organo portativo, il liuto, il salterio, la viella, il flauto, l’arpa e la tromba, oltre al canto vocale e a differenti tipi di percussioni. L’interesse per i ritmi e le armonie di tali innovazioni musicali ha spinto l’autore a creare una suite intrecciando tre brani dei più importanti compositori di quel periodo (Jacopo da Bologna, Francesco Landini e Gherardello da Firenze), rivisitandole in chiave moderna e sfruttando i timbri delle orchestre di fiati per conferire loro una nuova ed inedita veste.
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