OLD FOLK SONGS FROM ICELAND
Compositore
              Luciano Feliciani
            Arrangiatore
              -
            difficoltà
              4
            durata
              9'40
            formazione
              Concert Band
            Editore
              Scomegna Edizioni Musicali
            formato
              Partitura A3+ (32 x 48 cm) e parti A4+ (24 x 32 cm)
            Codice Prodotto
              ES B1307.22A
            Registrato sul CD
                
              
          Descrizione
          
          Old Folk Songs from Iceland si basa su quattro antiche melodie del folklore islandese. Tvísöngur: Ísland Farsælda Frón (Two Singing) La maggior parte delle antiche canzoni popolari islandesi sono melodie a linea singola. L’unica eccezione è rappresentata dal cosiddetto fenomeno del Tvísöngur o doppio-canto che consiste appunto in un canto a due voci, una delle quali coincide con il cantus firmus mentre l'altra procede parallelamente ad esso per intervalli di quinta giusta. Lo stesso avveniva nell’Organum Medioevale. Queste canzoni, considerate come il genere più distintivo della musica islandese, si rintracciano in manoscritti risalenti al XV secolo, ma hanno continuato a far parte della produzione musicale sino alla fine del XVIII e XIX secolo. Fino ad oggi sono state sempre trasmesse in forma orale. Grafskrift: Sæmundar Klemenssonar líkami (an Epitaph) Si tratta di uno splendido e malinconico brano lento, di carattere quasi ancestrale, il cui testo è tratto da un’iscrizione tombale. Le armonie della canzone riflettono una tradizione atavica, tentano di raccontare la glacialità e la solitudine tipiche degli ampi spazi del paesaggio isolano. Krummavísur (The Raven) Questa canzone arcaica ed oscura racconta di un corvo che nei lunghissimi e freddi inverni tipici del clima islandese è alla furiosa ricerca di cibo. L’elaborazione ritmica è resa con un 7/8 dinamico e travolgente, nello sforzo di descrivere questo volo disperato alla ricerca di qualcosa per sopravvivere. Uppi í háa hamrinum (At the top of the rock) Letteralmente “In alto nella roccia” è una nenia, una cantilena molto semplice, monodica, cantata spesso dagli anziani ai bambini. La sua continua e quasi ipnotica ripetizione è molto suggestiva e l’elaborazione realizzata in questo contesto ricorda le forme musicali degli antichi baccanali. Nella parte finale la melodia si sovrappone e si incastra con la precedente (Krummavísur). La composizione è stata selezionata tra le prime 25 (su oltre cento pervenute) classificatesi ai quarti di finale del Concorso Internazionale di Composizione per Orchestra di Fiati Coups de Vents tenutasi nei Départements du Nord et du Pas-de-Calais. Il tema di questa quinta edizione (2014-2015) era “Musique du Monde”.
        
      recensioni
      
					
						
						
			
    
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